Autotreno diesel ATR 410 “Pendolino”

Dati tecnici

Anno di costruzione 1997 Massa in servizio 101.000 Kg
Costruttore FIAT, Savigliano Massa aderente 101.000Kg
Rodiggio Bo’ Bo’ + Bo’ Bo’ Velocità massima 160 Km/h
Lunghezza totale 55300 mm Diametro ruote motrici 890 mm
Motore 2 x IVECO 8217.52 SI Potenza massima 380 CV
Cilindrata,
Disposizione
13.798 cc
6 cilindri in linea
Ciclo Diesel-elettrico
Cambio Meccanico FIAT Numero rapporti
Frizione Trasmissione finale Elettrica con convertitore a IGBT
Freno Automatico WU-P 38t Posti a sedere 108

A chi apparteneva
FIAT Ferroviaria

Storia
Il Pendolino Diesel discende dall’ETR 460, infatti, la classificazione iniziale era ALn461 o ATR460. Era pensato per migliorare i tempi di percorrenza e migliorare il comfort del viaggiatore, in quanto treno ad assetto variabile, sulle linee secondarie a trazione diesel. Era destinato alle linee FS Sarde da Cagliari a Sassari o Olbia, Ionica fra Bari e Reggio Calabria, Firenze – Siena – Chiusi, Roma – Terni – Rieti – L’Aquila, Venezia – Bassano Del Grappa – Trento, Torino – Cuneo – Ventimiglia; relazioni sostenibili con 50 esemplari nel parco, sostituendo gran parte delle ALn773, ALn873 o le onnipresenti ALn668. Il vano viaggiatori si rifaceva su quello degli ETR460, con sedute di 1a e 2a Classe e la cassa era degli ETR460 e ETR470 adattata. L’ATR410 è composto da due elementi, BAC1+BAC2, in cui il numero identifica la classe. Successivamente FIAT Ferroviaria fece richiesta alle FS di immatricolarle rispettivamente 95 83 9 410991 – 1 (47 posti di prima classe) e 95 83 9 410992 – 2 (61 posti di seconda classe), chiedendo l’ammissione alla circolazione su rete FS con le stesse condizioni del treno “zero” dell’ETR470. Lo schema di coloritura presenta un grigio scuro per le carenature e sui finestrini, fiancate ed imperiale su sfondo di grigio base e un filetto rosso che all’altezza del terzo finestrino forma una “S”. La propulsione era affidata a quattro motori diesel IVECO 8217 con trasmissione diesel-elettrica agli otto motori elettrici. Ogni motore sarà formato da un alternatore trifase che alimenta un gruppo convertitore dotato di 4 inverter di trazione e un inverter per gli ausiliari. L’azionamento trifase, rispetto agli ETR460/470/480/500 con convertitore bistadio GTO, sull’ATR410 avviene con convertitore bistadio IGTB.
Il 20 ottobre 1997 l’ATR410 esce dallo stabilimento di Savigliano per la messa a punto, nelle settimane successive inizia le corse prova prima fra Savigliano e Fossano, poi successivamente fino a Ceva e poi San Giuseppe di Cairo, con velocità massima di 100 km/h. Dal 1998 inizia le corse prova sulle linee Savigliano – Saluzzo – Cuneo, Trofarello – Alessandria per le prove di velocità, la Cuneo – Limone Piemonte e la Alessandria – San Giuseppe di Cairo. Il 28 maggio 1998, su richiesta della Regione Valle d’Aosta, effettua una corsa fra Chivasso ed Aosta, dove iniziano a verificarsi i primi problemi di raffreddamento ai motori elettrici.
Il 17 e 18 settembre 1998 viaggia fra Trento e Borgo Valsugana, terminando con una corsa dimostrativa per le autorità della provincia e la dirigenza FS. Nel 1999 nel programma di adeguamento materiale delle FS si ritiene l’acquisto di 35 pendolini diesel con trasmissione idraulica. FIAT Ferroviaria avrebbe dovuto riprogettare la trasmissione, dopo l’investimento di molte risorse su quella elettrica e proprio nello stesso periodo era in fase finale la trattativa per l’acquisizione da parte di Alstom. Il “Pendolino Diesel” non avrà quindi futuro, ma prima di entrare nel parco del Museo Ferroviario Piemontese viene utilizzato per dei test del GPS sulla tratta Savigliano – Saluzzo – Cuneo – Fossano – Savigliano.


Dove si trova
Esposto presso la sede di Savigliano

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