Carrozza di 1a classe con corridoio laterale ex Serie Az 11000 50 83 18 – 18 401 – 9 A

Dati tecnici

Anno di costruzione 1933 Massa in servizio 45000 Kg
Costruttore (Non disponibile) Velocità massima 100 Km/h
Rodiggio 2′-2′ Posti a sedere 48 in 1a classe
Lunghezza totale 23224 mm Riscaldamento A vapore Westinghouse
Elettrico FS non RIC 30 KW
Interperno 16170 mm Illuminazione A incandescenza
Passo carrelli 3000 mm Freno Continuo Bd-P
Boccole A strisciamento Cilindro freno 14″

A chi apparteneva

Ferrovie dello Stato

Storia

Le carrozze per treni rapidi serie Az 11000 delle Ferrovie dello Stato sono note anche come appartenenti al Tipo 1931 (dall’anno in cui venne impostato il progetto), concepito come evoluzione del Tipo 1921, di cui mantiene l’architettura, ma con dimensioni maggiorate, che permettono di ospitare, a parità di classe, uno scompartimento in più di quelli previsti sul tipo precedente.

Quest’ultimo costituisce il primo gruppo di carrozze di concezione moderna realizzato in Europa, a carrelli e con cassa interamente metallica. Prima di allora, infatti, le carrozze ricalcavano un’architettura simile a quella dei carri, con la cassa (in legno o, al massimo, rivestita di lamierino per maggior protezione dalle intemperie) semplicemente appoggiata sul telaio. Ma questa configurazione presenta numerosi limiti, in particolar modo nella protezione che offre ai viaggiatori in caso di urto.

Con le carrozze Tipo 1921 e seguenti, però,  le FS introducono per la prima volta il Europa il concetto di cassa portante, in cui le lamiere delle pareti esterne vengono fissate solidamente ai longheroni del telaio per mezzo di chiodi (nei tipi più recenti per saldatura) e pertanto collaborano con questi nell’irrobustire ed irrigidire la struttura del telaio medesimo. In tal modo diviene possibile aumentare le dimensioni e la massa delle vetture, conseguendo così maggiori capienze e comodità per i viaggiatori.

Le Az 11.000 vennero realizzate a partire dal 1933 in 50 esemplari, di cui uno speciale: numerato Az 11.900, ricevette un allestimento d’eccezione, con arredamento in “stile Novecento” progettato dagli architetti Giuseppe Pagano e Giò Ponti. Ma anche le carrozze “di serie” mostravano un’accurata ricerca nello stile e nella raffinatezza dei dettagli: velluti, ottoni, merletti e lampadari in bronzo donavano a queste carrozze un aspetto tale da dare l’impressione di essere adeguate a treni di rango ben più elevato di quelli che era destinata a servire.

Dopo il 1951, 11 unità vennero ristrutturate radicalmente e trasformate in miste di prima e seconda classe; in seguito alla soppressione della terza classe, avvenuta nel giugno del 1956, vennero reintegrate nella prima classe. Altre 12 unità, invece, pure trasformate in miste, rimasero tali anche dopo il 1956. I rimanenti esemplari mantennero, invece, la classificazione e gli interni di origine sino alle cessazione del servizio.

Dove si trova

Esposta presso la sede di Savigliano

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