Carrozza di 3a classe con corridoio centrale CI 35060

Dati tecnici

Anno di costruzione 1933 Massa in servizio 23300 Kg
Costruttore (Non disponibile) Velocità massima 90 Km/h
Rodiggio 2 Posti a sedere 83
Lunghezza totale 17640 mm Riscaldamento A vapore Westinghouse
Elettrico FS non RIC
Interperno Illuminazione A incandescenza
Passo assi 10800 mm Freno Continuo Bd-P
Boccole A strisciamento Cilindro freno 12″

A chi apparteneva

Ferrovie dello Stato

Storia

Nate inizialmente come carrozze di sola terza classe e pertanto classificate nella serie CI 35000, le vetture di questo tipo rappresentano l’evoluzione dei veicoli a terrazzini, vagoni per viaggiatori di concezione antiquata ma ancora molto comuni fino agli anni Cinquanta ed oltre sia sulle Ferrovie dello Stato, sia soprattutto sulle varie linee in concessione.

La serie CI 35000 rappresenta dunque, per le nostre Ferrovie, la prima serie di veicoli a due assi per trasporto passeggeri dotata sin dall’origine dei passaggi d’intercomunicazione protetti con mantici, in modo da permettere ai viaggatori di spostarsi in sicurezza da un capo all’altro del convoglio. I veicoli a terrazzini, infatti, erano muniti dei soli intercomunicanti di servizio, non protetti, e pertanto destinati unicamente al personale di scorta.

Il comfort che potevano offrire ai viaggiatori era piuttosto limitato, sia per le qualità intrinseche di marcia di un veicolo a due assi (le sospensioni non sono diverse da quelle dei carri!), sia per l’allestimento, che offriva ottantasei posti a sedere, su panche in legno: per confronto si consideri che una carrozza a carrelli di pari classe, serie Cz 36000 (la ben nota “centoporte”) del 1928, ospitava dieci persone in meno su una lunghezza maggiore di più di un metro.

Nei primi anni Cinquanta 31 esemplari furono modificati per allestire speciali treni navetta, da adibire al servizio dei trafori alpini e di alcune linee a scarso traffico. Vennero pertanto aggiunte le condotte del citofono di servizio e del comando di emergenza per il disinserimento della locomotiva in coda, oltre a quella del riscaldamento elettrico (REC). Di queste, le 10 unità che furono convertite in carrozze pilota ricevettero, inoltre, un compartimento di guida con le corrisponenti apparecchiature di comando: il citofono con cui il macchinista impartiva gli ordini all’aiuto rimasto sulla locomotiva, il rubinetto del freno, il pulsante per la disinserzione rapida della locomotiva ed i comandi per i fanali esterni.

Nel giugno del 1956, in seguito alla soppressione per legge della terza classe, furono promosse alla categoria superiore, ma solo i 31 esemplari “navetta” ricevettero una leggera imbottitura dei sedili, applicata direttamente sulle panche originali.

Delle carrozze rimanenti, una decina fu trasformata, tra la fine degli anni Settanta e la fine degli anni Ottanta, in veicoli di servizio per vari usi; nel corso dello stesso periodo, le altre vetture furono tutte demolite, tranne quella facente oggi parte della collezione.

Dove si trova

In attesa di trasferimento a Savigliano

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