I 100 ANNI DELLA TRAZIONE ELETTRICA A 4000 volt CC DELLA LINEA FERROVIARIA TORINO-CERES

Notizia pubblicata il 01/05/2021

Il 1° maggio 1921 entrava ufficialmente in esercizio a corrente continua 4000 volt la linea ferroviaria Torino-Ceres.

Nell’ottobre 1913 iniziarono i lavori per il prolungamento da Lanzo fino a Ceres della ferrovia che dal 6 agosto 1876 congiungeva Torino con Lanzo. L’elevato numero di passeggeri e le notevoli quantità di merci trasportate determinarono la necessità di elettrificare la linea nella sua interezza, in sostituzione di quella gestita a vapore, adottando sistemi tecnologici all’avanguardia per quegli anni. La Torino-Ceres divenne la prima ferrovia al mondo alimentata a corrente continua 4000 volt e questo importante traguardo fu oggetto di attenzione a livello planetario!

Continuate a seguire i canali social (Facebook e Instagram) del Museo Ferroviario Piemontese: nei prossimi mesi continueremo a parlarvi di questa linea a cui siamo affezionati e vi illustreremo alcune iniziative che abbiamo in programma nel periodo estivo/autunnale per ricordare questa importante ricorrenza.

Per approfondimenti vi consigliamo la lettura dell’articolo, gentilmente messoci a disposizione da Franco Castiglioni, che trovate di seguito:

TORINO – LANZO – CERES: 100 ANNI IN TRAZIONE ELETTRICA

Sono trascorsi cento anni dall’elettrificazione della ferrovia delle Valli di Lanzo, prima linea al mondo ad essere alimentata in corrente continua ad alta tensione.

Nell’ottobre del 1913 furono iniziati i lavori per il prolungamento fino a Ceres della ferrovia che dal 6 agosto 1876 congiungeva Torino con Lanzo, e il cui primo tronco dal capoluogo a Venaria era stato inaugurato il 18 aprile 1868. L’intenso movimento di viaggiatori e merci aveva convinto l’Amministrazione della ferrovia dell’opportunità di elettrificare la linea nella sua interezza, e solo lo scoppio della Prima Guerra Mondiale ritardò la realizzazione di tale intento. Reperiti i finanziamenti, grazie ad un aumento del capitale sociale da 2.300.000 lire a 10.000.000 effettuato nel 1918, l’opera riuscì a concretizzarsi. Il progetto per l’elettrificazione della Torino – Ceres, fortemente sostenuto dal direttore della ferrovia ing. Scotti, venne curato dal TIBB, che propose un sistema all’avanguardia per gli anni in cui fu sviluppato e che, una volta operativo, divenne oggetto di grande interesse da parte di tecnici di tutto il mondo, che in quegli anni visitarono più volte la ferrovia, come ricorda un articolo comparso su “La Stampa” del 5 luglio 1922, costituendo un vanto per l’industria nazionale. Il sistema di alimentazione in corrente continua all’elevata tensione di 4000 V non aveva precedenti nel mondo e contribuì alla scelta delle future elettrificazioni in corrente continua 3000 V delle Ferrovie dello Stato, che fino ad allora avevano adottato principalmente il sistema in corrente alternata trifase.

La linea venne messa sotto tensione il 6 ottobre 1920 e, data la novità del sistema di alimentazione, vennero avviate corse per prove e verifiche che continuarono fino alla completa fornitura del materiale di trazione, inizialmente costituito da cinque locomotive realizzate dalla Carminati & Toselli con equipaggiamento elettrico fornito dal TIBB. Le prime tre furono consegnate tra ottobre e dicembre del 1920, affiancate da altre due unità consegnate una a febbraio e l’altra nell’aprile del 1921. Come si nota, l’originaria classificazione era costituita da numeri romani che andavano da I a V, ma venne ben presto cambiata da 11 a 15. Si trattava di locomotive compatte e robuste, lunghezza fra i respingenti 10550 mm, rodiggio Bo’Bo’ equipaggiate con quattro motori TIBB tipo GDTM 82 con una potenza complessiva di 412 kW, peso aderente 42100 kg, velocità massima 60 km/h. Il Ministero dei Lavori Pubblici, visto il verbale di ricognizione delle opere di trasformazione della ferrovia da trazione a vapore a quella elettrica, confermava che “può essere autorizzata la regolare apertura al completo esercizio elettrico della Ferrovia Torino-Ciriè-Lanzo-Ceres con decorrenza 1° maggio 1921 agli effetti della Convenzione 13 ottobre 1920”. Da quella data aveva inizio il servizio commerciale, che confermò la scelta opportuna dell’adozione del sistema a corrente continua ad alta tensione. La spesa totale dell’impianto riferita al km di binario elettrificato risultò relativamente bassa, se confrontata con gli altri sistemi di trazione elettrica. Uno dei vantaggi del sistema era la presenza di un’unica sottostazione, costruita a Ciriè, che riceveva la corrente alternata a 25 kV 50 Hz dalla centrale idroelettrica di Funghera della Società Anonima Elettricità Alta Italia. La tensione, abbassata a 500 V da due trasformatori, alimentava due gruppi convertitori che producevano la corrente continua a 2000 V immessa in linea a 4000 V da due dinamo collegate in serie. Nel 1925 il TIBB installò un nuovo impianto composto da un gruppo mutatore a vapori di mercurio che sostituì i due gruppi convertitori, mantenuti in opera come riserva. Questo impianto, primo al mondo per l’alimentazione in corrente continua ad alta tensione di una linea ferroviaria, venne sostituito da uno analogo più perfezionato, rimasto in opera fino alla sospensione del servizio a trazione elettrica, avvenuta nei primi anni ottanta per improrogabili lavori di ammodernamento dell’intera linea. Nel 1923 le cinque locomotive vennero affiancate nel loro servizio da due elettromotrici a carrelli fornite dalle Officine Moncenisio di Condove (già Bauchiero), classificate 16 e 17, che presentavano le stesse caratteristiche elettromeccaniche delle locomotive, ma con soli due motori che agivano sull’asse interno di ogni carrello da cui il rodiggio (1A)(A1). Un’altra caratteristica di queste elettromotrici era il diverso diametro delle ruote motrici (1030 mm) rispetto a quelle portanti (850 mm). Con l’elettrificazione la frequenza dei treni venne aumentata, anche grazie alle carrozze a carrelli fornite dalla MAN e dalla Moncenisio, poi incrementate con quelle acquistate usate dalla SFB. Nel 1932 circolavano 13 coppie di treni viaggiatori e nel secondo dopoguerra, nonostante lo sviluppo della motorizzazione di massa, nel 1955 le coppie di treni erano 15 nei giorni feriali che salivano a 17 nei giorni festivi. Con questo materiale rotabile la nostra ferrovia ha continuato il suo prezioso servizio fin quando, a causa dell’obsolescenza degli impianti e dei mezzi, è stata interessata da un programma di ammodernamento che ha portato alla sua rielettrificazione a 3 kV secondo gli standard delle FS. Dopo varie vicende che hanno causato ripetute interruzioni, la Torino – Ceres è oggi in attesa di essere definitivamente collegata al Passante Ferroviario torinese, che le permetterà di entrare a far parte di un sistema integrato dei trasporti. Le due locomotive 13 e 15 della dotazione originaria restano oggi testimoni di quella che fu la prima elettrificazione ferroviaria ad alta tensione al mondo e si spera che almeno una di esse, già modificata per l’alimentazione a 3 kV, possa tornare operativa per il traino di treni storici e commemorativi.

Franco Castiglioni

Torino Ponte Mosca 1981 – Foto Beppe Sinchetto
Stazione di Ceres 1979 – Foto Beppe Sinchetto
Torino Ponte Mosca 1972 – Foto Jean-Henri Manara
Mezzenile 1979 – Foto Beppe Sinchetto
Torino Ponte Mosca – Foto Federico Sardo
Scalo Dora – Foto Federico Sardo
Sottostazione di Ciriè 2009 – Foto Dario Bonzano

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