I MONDI DI PRIMO LEVI Una strenua chiarezza

Per la prima volta Torino rende omaggio, in uno sforzo corale e di grande impegno, a uno dei suoi figli migliori. La mostra, promossa dal Centro Studi Primo Levi in occasione del settantesimo anniversario della liberazione di Auschwitz, rimarrà a Palazzo Madama dal 22 gennaio al 6 aprile.

Con “strenua chiarezza” – sono parole sue – Primo Levi ha raccontato la verità sul mondo capovolto del Lager, percorrendo un itinerario lungo quarant’anni che lo ha portato a indagare, da Se questo è un uomo a I sommersi e i salvati, i recessi più dolorosi e insondabili del XX secolo. Ma non solo. Ha saputo offrire ai lettori di tutto il mondo storie straordinarie fra realtà e fantascienza, come l’avventurosa cavalcata nel tempo e nello spazio di un inafferrabile atomo di carbonio, e, attraverso Il sistema periodico, ha intrecciato la sua esperienza di chimico montatore di molecole con quella dello scrittore che compone universi montando una sull’altra le parole. E ancora, nelle pagine de La chiave a stella, ha mostrato ai suoi lettori quanto il lavoro, anche nella società contemporanea, possa costituire una risorsa decisiva per la felicità degli esseri umani.

La mostra offre al visitatore l’occasione di penetrare per il tramite di immagini e parole in ognuno di quei mondi e di conoscere la personalità multiforme di Levi: la sua inesauribile curiosità per l’animo umano, il suo sguardo spesso ironico e la sua inesausta ricerca del dialogo soprattutto con i più giovani.

Illustrazioni inedite, videoistallazioni, oggetti d’epoca, sculture, audiovisivi, pannelli esplicativi, esperienze di realtà aumentata rendono il percorso particolarmente ricco e interessante, offrendo a studenti e insegnanti innumerevoli occasioni di riflessione sulla letteratura e sulla vita.

Ma la mostra offre al visitatore anche altre scoperte: numerose interviste, molte delle quali inedite; la sua attività di chimico, illustrata per mezzo di strumenti d’epoca concessi dall’ASTUT (Archivio Scientifico Tecnologico dell’Università di Torino); le sue prove di scultore in filo di rame proposte per la prima volta al pubblico.Una successione di momenti espositivi di impianto nuovo e originale, concepita per tutti, ma in particolare per i più giovani, data l’importanza che Levi ha nella cultura e nella scuola del nostro e di altri paesi.

L’allestimento, inedito nella sua originale essenzialità e particolarmente curato sul piano estetico, è stato concepito per rendere la mostra itinerante, lungo un percorso molto ricco che dopo la chiusura dell’esposizione torinese si snoderà in numerose altre realtà italiane e all’estero.

A latere della mostra, e per una sua maggiore valorizzazione, è previsto un A latere della mostra, e per una sua maggiore valorizzazione, è previsto un fitto programma di eventi e iniziative, rivolte a tutta la cittadinanza.

Con il sostegno di: Camera di commercio di Torino, Centrale del Latte di Torino, Città di Torino, Compagnia di San Paolo, Comunità ebraica di Torino, Giulio Einaudi Editore, Fiat Chrysler Automobiles, IREN, Fondazione CRT, Fondazione Giovanni Goria, Fondazione per il libro, la musica e la cultura, Gtt,Museo Diffuso della Resistenza, Museo Ferroviario Piemontese, RAI Teche, Reale Mutua Assicurazioni, Università degli Studi di Torino.

Con il patrocinio di: Presidenza della Repubblica (Alto Patronato), Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, Comitato di coordinamento per le celebrazioni in ricordo della Shoah, Regione Piemonte, Città di Torino, Università degli Studi di Torino, Politecnico di Torino, Fondazione per i Beni Culturali Ebraici in Italia onlus

Curatori: Fabio Levi e Peppino Ortoleva – Progetto dell’allestimento: Gianfranco Cavaglià in collaborazione con Anna Rita Bertorello – Ricerca e coordinamento: Roberta Mori – Progetto grafico e realizzazione audiovisiva: Ars Media – Organizzazione e coordinamento della produzione: Silvio d’Alò – Progetto grafico e impaginazione: Gian Nicola Maestro, Cristina Leone – Editing filmati e videografica: Renzo Pierantoni, Juan Carlos Gnocchini – Realizzazione artistica della sezione Carbonio: Yosuke Taki – Ricerche iconografiche e materiali video: Cristina Zuccaro

Torino – Palazzo Madama
22 gennaio – 6 aprile 2015
martedì – sabato 10-18
domenica 10-19
Chiuso il lunedì

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