Locomotiva a vapore per servizio misto 625.164

La 625.164 ricoverata a Bologna S. Donato

Dati tecnici

Anno di costruzione 1922 Massa in servizio 85800 Kg
Costruttore Schwartzkopff, Berlino Massa aderente 43200 Kg
Rodiggio 1-3-0 Velocità massima 80 Km/h
Lunghezza totale 16908 mm Pressione di esercizio 12 atm
Numero cilindri 2 interni Potenza massima 800 CV
Dimensione cilindri (alesaggio x corsa) 490 x 700 mm Sforzo di trazione massimo 10200 Kg
Distribuzione Walschaerts Diametro ruote motrici 1510 mm
Tender 3 assi Capacità d’acqua 12 m³
Freno Westinghouse Capacità di carbone 6000 Kg
Vapore surriscaldato e semplice espansione Riscaldamento a vapore

A chi apparteneva

Ferrovie dello Stato

Storia

Il brillante successo ottenuto con il progetto delle locomotive Gruppo 640 – concepite come versione a vapore surriscaldato delle locomotive Gr. 630 – indusse le Ferrovie dello Stato a tentare la stessa operazione con una locomotiva per servizio misto. L’Ufficio Studi delle FS impostò quindi il progetto del Gr. 625 derivandolo da quello del Gr. 600, che per l’appunto era a vapore saturo e doppia espansione.

Del Gr. 600 il nuovo progetto riprese il telaio e la meccanica, ma con un nuovo motore a due cilindri gemelli, a semplice espansione. Per alimentarlo fu utilizzata la stessa caldaia con surriscaldatore impiegata sulle 640, che tanto buona prova stava dando.

La costruzione venne affidata a vari costruttori nazionali, per un totale di 108 unità consegnate tra il 1910 ed il 1914. Uscite di fabbrica, le 625 si rivelarono sin da subito delle buone macchine, adatte tanto a servizi viaggiatori, grazie alla velocità massima di 80 km/h, quanto a servizi merci, per via delle ruote di diametro non troppo elevato, che donavano loro una buona forza di trazione. Inolte, ai vantaggi del già ottimo rodiggio delle 600 si erano aggiunti una marcia molto elastica ed un energico spunto, portati dal nuovo motore a vapore surriscaldato.

Viste le buone caratteristiche dimostrate da queste macchine, le FS nel 1922 ordinarono altri due lotti: uno di 55 macchine all’Ansaldo di Genova, l’altro di 25 unità – fatte costruire però dalla Schwartzkopf di Berlino in conto riparazione danni di guerra.

Tra il 1929 ed il 1933, poi, le Ferrovie decisero di trasformare in 625 oltre centocinquanta unità del gruppo 600. A tutte fu naturalmente sostituito il motore, ma a parecchie maccchine venne modificata la caldaia d’origine, adattandovi un surriscaldatore “a tubi piccoli” simile a quello impiegato sulle macchine del Gruppo 880. Ad altre, invece, fu installata la caldaia di ricambio delle 640. Per queste nuove locomotive si addottò un motore di nuova concezione, dotato di distribuzione a valvole, brillante invenzione dell’ing. Caprotti che eliminava interamente i difetti delle varie distribuzioni a cassetto sin qui impiegate.

Dopo la Seconda Guerra Mondiale altre varie 600 furono trasformate in 625, mentre alcune 625 furono modificate mediante l’applicazione alla caldaia del preriscaldatore Franco-Crosti; di questo lotto facevano parte macchine sia della prima serie, sia del gruppo di ex 600, che così risultavano equipaggiate contemporaneamente della distribuzione a valvole e del preriscaldatore.

Grazie alla versatilità d’impiego le 625 sono risultate tra le locomotive a vapore più longeve del parco FS ed uno degli ultimi gruppi ad essere radiati; grazie a ciò oggi sopravvivono  oltre 10 esemplari, di cui due in servizio per treni storici.

La 625.164 è la prima unità costruita dalla Schwartzkopf di Berlino in conto riparazione dei danni della Prima Guerra Mondiale. Dopo la radizione è rimasta accantonata nel deposito di Bologna S. Donato sino al 2008, quando è stata acquistata dal nostro Museo.

Scartata l’ipotesi del trasferimento a Savigliano via ferrovia per un inconveniente meccanico dovuto al lungo periodo di abbandono, per molto tempo non ha potuto essere trasportata via strada, a causa della chiusura dell’unico ponte su cui avrebbe potuto passare il carrello. Ora attende la ripianificazione del viaggio.

Dove si trova

Esposta presso la sede di Savigliano

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