Locomotore da manovra pesante tipo V6M436 “Italcementi”

Locomotore da manovra pesante tipo V36 dono Italcementi visto dall'alto

Dati tecnici

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Anno di costruzione 1930 circa Massa in servizio 40000 Kg
Costruttore Deutz, Colonia Massa aderente 40000 Kg
Rodiggio C Velocità massima 60 Km/h (1) / 30 Km/h (2)
Lunghezza totale 9200 mm Potenza massima 400 CV
Motore Deutz V6M436 Diametro ruote motrici 1100 mm
Cilindrata,
Disposizione
92000 cc
6 cilindri in linea
Sforzo di trazione massimo 10000 Kg (1) / 8500 kg (2)
Ciclo Diesel, iniezione diretta Numero marce Normali e ridotte
Cambio Voith tipo L33y con giunto idraulico;
gruppo invertitore/riduttore
Trasmissione finale Bielle ed asse cieco
Freno continuo automatico e moderabile
(1) In servizio di manovra
(2) In servizio di linea

A chi apparteneva

Residuato bellico della II Guerra Mondiale – Dono Italcementi Group

Storia

Durante la II Guerra Mondiale giunsero al seguito dell’Esercito tedesco un certo numero di potenti locomotori Diesel, adatti tanto al servizio di manovra, quanto a quello di linea, grazie alla velocità massima di 60 km/h.Tali locomotive erano immatricolate nel gruppo V36 della DRG (Deutsche Reichsbahn Gesellschaft – Compagnia delle Ferrovie Tedesche del Reich) e furono abbandonate in Italia a seguito degli eventi bellici.
Delle unità lasciate sul nostro territorio, alcune vennero immatricolate nel gruppo 236 delle FS, mentre altre furono acquisite da ferrovie in concessione e da industrie private.
L’esemplare in nostro possesso dopo la guerra fu acquisito dall’Italcementi, che lo ha impiegato nel proprio stabilimento di Borgo S. Dalmazzo, dove ha prestato servizio sino alla fine degli anni Ottanta.
In seguito alla cessazione del raccordo con le FS, il locomotore venne accantonato e fortunatamente conservato sempre al coperto. All’inizio del 2001 la Italcementi ha donato il mezzo al Museo Ferroviario Piemontese. Le fotografie documentano le operazioni di recupero, avvenute il 17 agosto 2001.

Grazie all’ottimo stato di conservazione, la macchina dovrebbe essere funzionante, nonstante il lungo periodo d’inattività; recentemente sono iniziate le operazioni per rimetterla in funzione.

Dove si trova

In corso di restauro estetico presso la sede di Savigliano

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