Maratona Ferroviaria 18-19-20 giugno 2018

Il Museo Ferroviario Piemontese aderisce alla Maratona Ferroviaria 2018, iniziativa promossa da A.Mo.Do Alleanza per la Mobilità Dolce, i rappresentanti e i volontari del Museo saranno inoltre presenti sul territorio in Val Tanaro e sulla linea Ceva – Ormea e Nucetto – Ceva con il seguente programma.

Martedì 19 giugno
14.15 arrivo a Ceva della delegazione proveniente dalla Liguria; visita in Val Tanaro e alla linea Ceva – Ormea ospiti del Sindaco Giorgio Ferraris, prova del ferrociclo del Museo Ferroviario Piemontese sulla tratta Bagnasco – Nucetto e Nucetto – Ceva.
20.15 visita al Museo Ferroviario Piemontese sede espositiva di Savigliano.

Mercoledì 20
9.00 ritrovo al Museo Ferroviario Piemontese sede espositiva di Savigliano; incontro istituzionale con i Rappresentanti del Territorio e della Regione per fare il punto sulle ferrovie turistiche e sulle norme attuative della legge 128/2017.
11.15 partenza della delegazione per la Valle d’Aosta.

Per informazioni
amministrazione@museoferroviariopiemontese.it 

Estratto dal comunicato A.Mo.Do.

L’Italia della Mobilità Dolce viaggia in treno.

La Maratona Ferroviaria attraverserà la Toscana, la Liguria, il Piemonte e la Valle D’Aosta per promuovere la riattivazione e il rilancio delle linee sospese. Sarà un viaggio di tre giorni, dal 18 al 20 giugno, lungo i tracciati ferroviari delle regioni della Toscana, Liguria, Piemonte e Valle D’Aosta, quello della Maratona Ferroviaria 2018 promossa da A.Mo.Do Alleanza per la Mobilità Dolce.

Giusto per capire meglio il senso di una iniziativa come la Maratona Ferroviaria, è utile ricordare che nel 2012 la Giunta della Regione Piemonte decise di sospendere il traffico passeggeri su 13 linee ferroviarie locali privando dei treni gran parte delle Langhe, del Monferrato, della provincia di Cuneo e della Val Pellice. Sono venuti meno anche collegamenti interregionali, come il Casale Monferrato-Mortara-Milano. Successivamente anche la Valle d’Aosta ha sospeso il traffico sulla linea di montagna di Pré Saint Didier. Questi provvedimenti sono ancora reversibili. Si tratta di ferrovie tuttora armate e, in qualche caso, ricostruite in anni relativamente recenti, come per la Asti-Alba e la Mondovì-Saluzzo.

A.Mo.Do, in accordo con le associazioni piemontesi e valdostane attive localmente, auspica un pronto ripristino delle ferrovie “sospese”, ad uso turistico, come è già stato fatto da Fondazione FS per la Novara-Varallo e la Ceva-Ormea, ma anche – dove esiste un certo traffico potenziale – ai fini del trasporto pubblico locale, in alternativa a strade spesso congestionate, specie in prossimità dei centri urbani, e vista la scarsa appetibilità dei servizi sostitutivi con autobus.
Scarica il comunicato completo

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