IL RESTAURO DEI ROTABILI
Come vuole la legge, ogni locomotiva dev’essere sottoposta, ad intervalli regolari, alla cosiddetta “Grande Riparazione”, che comporta lo smontaggio completo di tutta la macchina e la verifica di ogni singolo pezzo: qualsiasi componente che non sia in buono stato dev’essere riparato o sostituito.
La Grande Riparazione, insomma, coincide con un approfondito restauro della locomotiva, che sovente è giunta sino a noi mostrando tutti i segni della propria età; soprattutto le locomotive a vapore portano le conseguenze della scarsa cura e manutenzione – e quindi dell’insofferenza del personale – dell’ultimo periodo di servizio, conseguente alla decisione delle Ferrovie di abbandonare tale sistema di trazione.
Ciò vale per le locomotive in servizio ai treni; ma il Museo ha molti altri mezzi, locomotive, carri e carrozze, bisognosi di restauro, sia funzionanti, sia non atti al servizio. Per tutti è previsto il restauro, compatibilmente con le possibilità pratiche (e cioè soprattutto tempo, spazio e risorse economiche) del momento, e – ove possibile – il ripristino funzionale, tanto per l’uso interno, quanto per un possibile impiego in composizione ai treni storici durante la partecipazione a raduni, mostre o manifestazioni a carattere ferroviario, oppure per la realizzazione di servizi, riprese o filmati in cui sia richiesto materiale ferroviario d’epoca.
La maggior parte degl’interventi sono realizzati direttamente dal personale volontario del Museo nelle officine di Torino Ponte Mosca; a ditte esterne vengono affidate soltanto le lavorazioni che, per il particolare impegno o la necessità di speciali apparecchiature, non sono alla portata dei volontari.