Il grande plastico donato dal sig. Riccardo Mina è interamente a comando elettronico digitale, che permette di pilotare un numero qualsiasi di convogli contemporaneamente ed in modo indipendente l’uno dall’altro, in un modo stupefacentemente simile a quello in cui circolano i treni nella realtà.
Come nei sistemi reali dalla tecnologia più avanzata, il traffico dei convogli sulla ferrovia in miniatura è gestito da un calcolatore elettronico, che si occupa di controllare tutti gli aspetti della sicurezza (ad esempio, impedire che due treni marcianti in senso opposto vengano inoltrati sullo stesso binario) e di trasmettere alle locomotive gli ordini impartiti dall’operatore. Infatti, la parte “attiva” della circolazione dei convogli è sempre in carico all’uomo, che (come il macchinista) comanda le singole locomotive e (come il capostazione) decide quale treno far partire, su quale binario fermarlo, ecc.
L’impianto è suddiviso in due sezioni distinte, una adatta ad ospitare modelli in scala H0 sistema Marklin a terza rotaia, mentre l’altra è destinata ai convogli, sempre in scala H0, nel più comune sistema “a due rotaie”.
Complessivamente, l’opera raggiunge le dimensioni di 10 x 2,2 m, e comprende:
- 105 tratte di binario
- 55 deviatoi
- 14 segnali luminosi
- 5 segnali ad ala
- 9 sganciatori
- 2 stazioni di transito
- 1 stazione di testa (con coincidenza per una linea punto-punto a scartamento ridotto ed una linea punto-punto a cremagliera
- 2 stazioni nascoste
- 1 deposito locomotive con scalo e piattaforma girevole
- 1 scalo merci con gru a telecomando digitale
Orario di funzionamento
Il plastico è in servizio durante tutto l’orario di apertura del museo