44 ANNI FA L’ADDIO AL SISTEMA TRIFASE…

Il 25 maggio di 44 anni fa cessava definitivamente in Italia il sistema di trazione elettrica trifase a 3600 V 16,7 Hz.Dai primi esperimenti in Valtellina all’elettrificazione delle più importanti linee di montagna (Giovi, Fréjus, Brennero) in quasi 75 anni di servizio il sistema trifase ha contribuito in modo significativo allo sviluppo delle ferrovie italiane e quindi della nazione intera.Sorpassato tecnologicamente già negli anni ’30 dal sistema in corrente continua, dopo un lungo declino, è stato definitivamente eliminato dalla rete il 25 maggio del 1976. L’ultimo treno era giunto alla stazione di Acqui trainato dalla 432 008, con in coda la 431 003, nell’ambito di una semplice cerimonia di commiato del sistema. In stazione era presente anche una 554 ovvero le più “moderne” macchine trifasi allora in servizio. Presente anche una E 656 nuova di fabbrica alla quale, idealmente, i trifasi effettuavano un passaggio di consegne.Molto tempo è passato da allora. Le ferrovie come tutta la Società è profondamente cambiata. Le stesse 656 sono già state ritirate dal servizio. Oggi poco rimane a testimonianza del sistema trifase: qualche mensola di sostegno della catenaria sparsa in qualche piazzale ma, soprattutto qualche macchina preservata a volte in modo miracoloso in tempi in cui la memoria storica del passato non era così considerata come ora.Il nostro Museo custodisce alcune di queste macchine ed in particolare le 432 031, 431 027 ed il carro spazzaneve Vnx ottenuto negli anni ’60 dalla trasformazione di un 550. Il Museo è proprietario anche del 554 174 attualmente e esposto all’ingresso dello stabilimento Bombardier di Vado Ligure.  Con queste brevi note e con le macchine visitabili nel sito espositivo del Museo a Savigliano,  vogliamo tenere viva la memoria di un pezzo significativo della storia ferroviaria italiana.      

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