Carri

Il carro blocco83 94 12-199 – 7 Vud “carro blocco”

Carro tipo FIc, derivato da un carro del vecchio tipo F delle FS ed attrezzato come bagagliaio per treni viaggiatori. Pertanto è dotato di intercomunicanti con mantici, freno continuo Westinghouse di tipo viaggiatori completo di rubinetto di emergenza, freno a mano, condotta passante del riscaldamento a vapore, condotta passante del REC (Riscaldamento Elettrico Carrozze) ed impianto di illuminazione a batteria di accumulatori senza ricarica. I carri di questo tipo vennero denominati con l’appellativo di “carri blocco”.
Tra le altre particolarità che caratterizzano questo rotabile sono da evidenziare le curiose, ed ormai rare, boccole a strisciamento Fiat dette “a muso di porco” per la loro inconfondibile forma, tonda e sporgente, di cui è dotato.

Per sopperire alla mancanza di bagagliai per treni viaggiatori d’interesse locale, le FS ristrutturarono ed adattarono a tale uso un certo numero di carri tipo F. Nel dopoguerra, acuitasi ancor di più la carenza di tale tipo di rotabili, vennero aggiornati con l’aggiunta della condotta passante per il riscaldamento elettrico (REC); in molti casi, nei primissimi anni dopo la fine del conflitto, questi mezzi espletarono essi stessi il servizio viaggiatori. Hanno circolato fino alla fine degli Anni ’70.

L’esemplare in nostro possesso, alla cessazione del servizio in composizione ai treni viaggiatori, è stato impiegato come carro di servizio dalla Squadra Lavori di Torino Porta Nuova; dopo l’accantonamento ha continuato a trovare impiego come magazzino sino alla definitiva radiazione.

Recuperato e restaurato dai volontari del Museo, presta servizio come carro appoggio nei treni storici trainati dalla piccola locotender ex FVS “N°3”. E’ in grado di trasportare 4000 litri d’acqua e 1000 Kg di carbone, oltre all’attrezzatura per i rifornimenti, per la manutenzione e per eventuali riparazioni d’emergenza, assicurando alla locomotiva un’autonomia di circa 80 Km.


 

Vista laterale  del carro

F 167 837

Carro chiuso per il trasporto di merci a collettame con struttura metallica e foderine in legno. Con garitta per il frenatore.

I carri di questo tipo, costruiti in migliaia di esemplari con e senza garitta per il frenatore, hanno costituito per decenni l’ossatura del trasporto merici in Italia, tanto da risultare come il tipico carro merci italiano, dal caratteristico quanto inconfondibile tetto a capanna.

Originariamente classificati dalle FS nel tpo “F”, hanno prestato servizio sino ai giorni nostri, ricevendo anche la marcatura unficata UIC e venendo, quindi, riclassificati come tipo Ghm.

Dopo essere stati sostituiti da tipi più moderni, e quindi capienti e veloci, numerosi esemplari hanno ancora trovato impiego come veicoli di servizio nei vari treni cantiere e soccorso diffusi in tutt’Italia ed è ancor’oggi possibile vedere varie unità accantonate in numerosi scali del territorio nazionale.

Dopo il restauro estetico, il carro è stato rimesso in ordine di marcia ed ora è atto alla composizione di treni storici. Ha compiuto la prima uscita in occasione dei festeggiamenti per il 150° anniversario dell’apertura della linea Torino-Susa, quando è stato esposto sul piazzale del Deposito Locomotive di Bussoleno assieme agli altri mezzi storici convenuti per celebrare la ricorrenza.

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