Raccogliamo mezzi ferroviari di tutti i tipi, dalle locomotive a vapore al moderno “Pendolino”.
Conserviamo apparati di controllo per la circolazione, strumenti di lavoro, cimeli e documenti di chi ha progettato, costruito e vissuto la ferrovia.
I treni hanno una storia. I treni raccontano le storie di chi li ha costruiti, di chi li ha guidati, di chi ci ha viaggiato.
Si tratta un patrimonio inestimabile, che fa parte della nostra cultura e che non deve esssere disperso, ma valorizzato e tramandato.
Restauriamo i mezzi nella sede di Savigliano o nell’officina di Torino Ponte Mosca, coniugando i moderni ritrovati con le tecniche originali di costruzione.
Quando è possibile operiamo un completo recupero funzionale del veicolo, per un futuro impiego turistico sulle nostre ferrovie.
Sostengono le nostre iniziative: Regione Piemonte, Fondazione Cassa di Risparmio di Savigliano, Fondazione Cassa di Risparmio di Torino, Compagnia di San Paolo e GTT.
Il Museo Ferroviario Piemontese aderisce al circuito Abbonamento Musei Torino Piemonte.
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La presente informativa viene fornita ai sensi dell’art. 13 del D. Lgs. 196/03 (“Codice”), dettato in materia di “protezione dei dati personali”. Il Codice conferisce all’interessato specifici diritti riguardo il trattamento dei propri dati. A questo proposito, l’Associazione “Museo Ferroviario Piemontese”(“Associazione”) fornisce le seguenti informazioni:
Approvato dal Consiglio Regionale nella adunanza del 30 novembre 1978, con le modifiche approvate dal Consiglio medesimo nella adunanza del 5 luglio 1979.
È costituita, in attuazione della legge regionale 20 luglio 1978, n. 45, l’«Associazione Museo Ferroviario Piemontese», con sede presso la Regione Piemonte.
Gli scopi dell’Associazione sono di:
Sono soci:
Il patrimonio dell’Associazione è costituito da:
Il regolamento può disciplinare figure giuridiche diverse relativamente a materiale in disponibilità del museo, non facente parte del patrimonio dello stesso.
Organi dell’Associazione sono:
L’assemblea è costituita dai Soci, in regola con il pagamento delle quote sociali al momento di apertura della riunione.
Il rappresentante della Regione Piemonte è nominato dal Presidente della Giunta Regionale.
Ogni socio esprime un solo voto.
L’assemblea è valida in prima convocazione se è presente la maggioranza dei Soci, in seconda convocazione qualunque sia il numero dei presenti.
Sono ammesse deleghe fra i Soci in misura non superiore a quattro per socio presente.
L’assemblea è convocata in via ordinaria entro il primo quadrimestre di ogni anno.
L’assemblea si riunisce in via straordinaria per iniziativa del Presidente o qualora ne faccia richiesta il Comitato Direttivo o il dieci per cento dei Soci.
Le convocazioni dell’assemblea avvengono mediante avviso da pubblicarsi sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemontese almeno 15 giorni prima della riunione contenente l’indicazione della sede, del giorno e dell’ora della prima e della seconda convocazione, dell’ordine del giorno della riunione.
La seconda convocazione può essere fissata nel termine di almeno un’ora di distanza dalla prima.
L’Assemblea ha il compito di:
Il Consiglio Direttivo è costituito dal Presidente dell’Associazione e da:
Sono designati dai Soci due Consiglieri per ciascuna delle due categorie di soci di cui ai numeri 2 e 3 dell’art. 3.
I consiglieri durano in carica cinque anni e in ogni caso non oltre la durata del Consiglio Regionale. Essi sono rieleggibili.
Il Consiglio Direttivo è convocato dal Presidente in via ordinaria due volte all’anno e, in via straordinaria, ogni qualvolta lo ritenga necessario; è convocato altresì quando ne faccia richiesta almeno un terzo dei suoi componenti.
La convocazione è fatta mediane avviso raccomandato inviato ai destinatari almeno 10 giorni liberi prima di quello fissato per la riunione; in caso di urgenza, tale termine può essere ridotto a tre giorni.
Per la validità delle adunanze è necessaria la presenza della maggioranza dei componenti.
li Consiglio Direttivo delibera a maggioranza semplice. A parità di voti prevale il voto del Presidente.
‘iascun Consigliere ha diritto ad un voto. Sono ammesse deleghe scritte, fino ad un massimo di due per Consigliere e nel solo ambito della stessa categoria di soci.
Il Consiglio Direttivo ha compiti di ordinaria e straordinaria amministrazione, spetta al Consiglio Direttivo l’approvazione del bilancio preventivo e del conto consuntivo, nonché l’approvazione del regolamento per il funzionamento del Museo, ivi compresi i rapporti di lavoro dell’eventuale personale dipendente; la nomina del Direttore del Museo.
Il Consiglio Direttivo può nominare commissioni speciali anche esterne, per l’esame e lo studio di problemi specifici, e può attribuire titoli e cariche onorarie secondo le modalità dallo stesso stabilito.
Il Presidente dell’Associazione è nominato dal Consiglio regionale e rappresenta legalmente l’Associazioni tanto nei rapporti interni che in quelli esterni.
Presiede l’Assemblea ed il Consiglio Direttivo e dà esecuzione alle relative deliberazioni.
Sovrintende al funzionamento dell’Associazione ed adempie a tutte le altre funzioni che sono a lui affidate dal presente Statuto e a quelle che gli siano delegate dai competenti Organi sociali.
In caso di impedimento del Presidente, ne esercita le funzioni il membro del Consiglio Direttivo da lui delegato.
Presidente Onorario dell’Associazione è l’Assessore regionale ai Trasporti, in riconoscimento del peculiare interesse regionale che rivestono gli scopi dell’Associazione.
I revisori dei conti, in numero di due, sono nominati uno per ciascuno dal Consiglio regionale e dall’Assemblea dei Soci; essi durano in carica cinque anni e in ogni caso non oltre la durata del Consiglio regionale.
Per l’assolvimento dei propri compiti l’Associazione può disporre di proprio personale il cui rapporto di lavoro è disciplinato da apposito Regolamento.
Il trattamento economico dei dipendenti è equiparato, ove è possibile, a quello del personale regionale di analoga qualifica.
Le proposte di modifiche dello Statuto sono presentate dal Consiglio Direttivo all’Assemblea ordinaria dei soci che le approva con la maggioranza dei due terzi dei suoi componenti.
Nei successivi 60 giorni, le proposte sono corrisposte per la definitiva approvazione al Consiglio regionale.
In prima attuazione del presente Statuto, il Presidente dell’Associazione convoca, entro trenta giorni dall’approvazione dello Statuto, l’Assemblea costitutiva dell’Associazione.
All’atto dell’Assemblea i Soci devono provvedere al versamento delle quote sociali e, nel caso degli Enti pubblici, a produrre la deliberazione di associazione approvata dagli organi competenti.
Gli Statuti delle Associazioni Piemontesi di amatori di ferrovia e di ferro modellisti di cui all’art. 9 del presente Statuto devono essere stati costituiti con atto pubblico prima della data di pubblicazione sul B.U. della Regione Piemonte della legge regionale 26 luglio 1978, n.45 (Istituzione del Museo Ferroviario Piemontese).
In relazione a quanto previsto nel comma precedente, una copia del presente Statuto sarà inviata, subito dopo l’approvazione da parte del Consiglio regionale, alla Federazione Italiana Modellisti Ferroviari (F.I.M.F.) e a tutti i gruppi della Regione Piemonte di cui si sia a conoscenza.
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