Il comprensorio espositivo del Museo sorge su un’area di circa 31’500 m² situata alla confluenza delle linee Torino-Savona e Savigliano-Saluzzo-Cuneo, che comprende l’edificio polifunzionale ed il parco dei mezzi in esposizione.
La palazzina
Il piano terreno della palazzina è suddiviso in due sezioni: la prima dedicata alla collezione di apparecchi, accessori ed attrezzature per il lavoro sulle linee ferroviarie; la seconda comprende la raccolta di modelli ed i plastici.
Strumenti per i lavori sulla linea o sui mezzi, modelli didattici provenienti dalle scuole macchinisti, fanaloni a petrolio – funzionanti – per le locomotive, apparecchi per il segnalamento e per la regolazione del traffico, divise: nessuno degli aspetti della ferrovia è dimenticato.
La sezione modellistica comprende una vasta raccolta di modelli di treni di tutte le epoche e di tutto il mondo; tra essi spicca la riproduzione in scala 1:10 della “1701” del 1873, realizzata nel 1913 dagli allievi dell’Istituto Tecnico “Avogadro” di Torino e realmente funzionante a vapore. Uno spazio speciale è dedicato al grande plastico a comando digitale ed al plastico elettromeccanico tradizionale.
Al secondo piano la sala conferenze accoglie la collezione di attrzzature, cimeli e divise della collezione “Calvano”, in passato ospitata nella stazione di Cuneo. Una sala a parte è riservata allla biblioteca.
Il piazzale esterno
L’esposizione esterna si snoda per la maggior parte attorno alla piattaforma girevole da 21 metri: cuore dell’impianto del museo, essa per prima costituisce un pregevole reperto. Costruita negli anni Venti del Novecento, è perfettamente funzionante; aveva lo scopo di orientare le locomotive a vapore (che, tranne poche eccezioni, avevano un solo verso di marcia ottimale) e di smistarle nella caratteristica “rotonda”, la rimessa a settore circolare adiacente. L’edificio del Museo riproduce appunto un impianto di questo tipo.
Lungo il lato prospiciente la linea Torino-Savona si trova la stazione di testa. Anche in questo caso ci si è ispirati ad una stazione tipo dell’epopea della grande trazione a vapore: essenziale e funzionale, è costituita da due binari, completati da quattro scambi con interconnessione a croce per permettere alle locomotive, una volta giunte al termine del binario, di riportarsi in testa al treno dal lato opposto. Naturalmente è completa di marciapiedi per l’accesso ai treni da parte dei visitatori.
Il fascio smistamento è utilizzato per esporre carri e carrozze e per ricoverare i mezzi non destinati all’esposizione. E’ situato nella fascia lungo la linea Savigliano-Saluzzo. Naturalmente tutti gli scambi sul piazzale sono funzionanti ed i binari sono attivi, in modo da permettere ai treni di effettuare manovre, partenze ed arrivi, in accordo con la vocazione di “museo vivente” del MFP.
Nello spazio esterno compreso tra l’edificio del museo e la stazione di testa è stato allestito un impianto ferroviario in miniatura in scala 1:32 (scala I modellistica). Permette la circolazione dei modelli commerciali su tutti i binari, e – limitatamente ai soli binari di corsa – dei modelli “a vapore vivo”.
Gli ampliamenti futuri
Savigliano è una realtà che è destinata ad inrandirsi con il tempo. La sua struttura attuale, sebbene già ampliata rispetto ai giorni dell’inaugurazione, non consente amcora di ospitare l’intero patrimonio di oltre sessanta rotabili acquisiti negli anni scorsi dal MFP. Occorre completare la copertura dei binari della rotonda, in modo da riparare dalle intemperie i mezzi più preziosi, ed ingrandire il fascio smistamento, ancora incompleto. Occorre poi realizzare l’officina manutenzione, indispensabile per la cura ordinaria e la revisione sia dei pezzi funzionanti, sia per i mezzi destinati all’esposizione statica.
I visitatori del Museo possono comunque avere una visione d’insieme dell’aspetto definitivo del complesso grazie al plastico in scala 1:160 (scala N modellistica), opera del maestro modellista Nanni Moro, esposto nell’area accoglienza e biglietteria della palazzina centrale.