Dati tecnici
Anno di trasformazione | 1966 | Costruzione | Fiore, Caserta |
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Rodiggio | 5 | Massa in servizio | 45000 kg |
Lunghezza totale | 10500 mm | Massa frenata | 34000 Kg |
Passo | 6120 mm | Velocità massima | 50 km/h in trasferimento 30 km/h in lavoro |
Diametro ruote | 1070 mm | Freno | Continuo automatico ed a mano |
A chi è appartenuto
Ferrovie dello Stato
Storia
Le Ferrovie hanno sempre dovuto affrontare e risolvere il problema della rimozione della neve dalle linee alpine ed appenniniche durante le forti precipitazioni. Nel caso di eventi normali, infatti, i semplici vomeri applicati ai mezzi di trazione sono solitamente sufficienti per tenere libera la via; ma quando i fenomeni sono particolarmente intensi è indispensabile l’impiego di mezzi specifici.
Sono, pertanto, stati pensati diversi accorgimenti, per lo più modificando ed attrezzando carri ed altri rotabili con lame e vomeri di vario tipo, ma con efficacia non sempre ottimale, tanto più se si considera che i veicoli per queste modifiche sono stati, nella maggior parte dei casi, scelti tra quelli particolarmente obsoleti, a fine carriera, o addirittura da demolire.
Alla fine della trazione trifase, un certo numero di locomotive del gruppo E550 venne demotorizzato ed attrezzato con vomere spartineve. Rispetto ad altre soluzioni, questo rotabile, pur mantenendo i limiti degli spartineve spinti, rappresentò una vera rivoluzione. Per la prima volta, infatti, il mezzo è dotato di un vomere orientabile e regolabile in altezza, per mezzo di meccanismi pneumatici azionati da un agente in cabina, in modo da allontanare il più possibile dalla via la coltre nevosa, e di spingere tale azione il più possibile vicino al piano del ferro.
Non solo: il vomere regolabile permette di evitare possibili ostacoli (rami, massi, ecc.) eventualmente nascosti sotto la neve e che normalmente danneggiano l’attrezzatura spartineve. Per la pulizia dell’interno del binario la macchina è dotata di un vomeretto ausiliario, pure regolabile. Per il comfort del personale, la cabina è dotata di una stufetta a carbone.
Il personale addetto prendeva posto nella ampia cabina e regolava direttamente a vista mediante comandi pneumatici la posizione della lama spartineve; per la regolazione della marcia disponeva di una pulsantiera che accendeva, su un apposito quadretto ripetitore posto nella cabina di guida della locomotiva di spinta, varie spie colorate corrispondenti ad altrettanti comandi da impartire al macchinista.
Pur con i numerosi pregi, questi rotabili hanno sofferto, al pari dei loro predecessori, del limite di non potersi spostare autonomamente. Oggi sono sostituiti da moderni mezzi automotori, muniti di fresa a turbina; alcuni esemplari sono perfino dotati di sovrastruttura girevole e pertanto non necessitano di piattaforma per essere orientati nel giusto verso.
Il VNX 806.221 e’ un carro spartineve derivato dalla demotorizzazione e trasformazone della locomotiva elettrica trifase E550.173, consegnata nel 1921 ed assegnata al deposito di Alessandria. La locomotiva venne accantonata nel 1965 e la trasformazione fu eseguita dalla ditta Fiore di Caserta nel maggio del 1966.
Dopo la dismissione da parte delle Ferrovie dello Stato, il carro è stato acquisito dal nostro Museo e sottoposto ad un approfondito restauro estetico e funzionale, eseguito interamente da parte dei nostri Volontari.
Dove si trova
Esposto presso la sede di Savigliano