Dati tecnici
Anno di costruzione | 1933 | Massa in servizio | 44300 Kg |
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Costruttore | (Non disponibile) | Velocità massima | 100 Km/h |
Rodiggio | 2′-2′ | Posti a sedere | 54 in 1a classe |
Lunghezza totale | 23224 mm | Riscaldamento | Elettrico FS non RIC 24 KW |
Interperno | 16170 mm | Illuminazione | A incandescenza |
Passo carrelli | 3000 mm | Freno | Continuo Bd-P |
Boccole | A strisciamento | Cilindro freno | 14″ |
A chi apparteneva
Ferrovie dello Stato
Storia
Le carrozze per treni rapidi serie Bz 21000 delle Ferrovie dello Stato sono note anche come appartenenti al Tipo 1931 (dall’anno in cui venne impostato il progetto), concepito come evoluzione del Tipo 1921, di cui mantiene l’architettura ma con dimensioni maggiorate, che permettono di ospitare, a parità di classe, uno scompartimento in più di quelli previsti sul tipo precedente.
Quest’ultimo costituisce il primo gruppo di carrozze di concezione moderna realizzato in Europa, a carrelli e con cassa interamente metallica. Prima di allora, infatti, le carrozze ricalcavano un’architettura simile a quella dei carri, con la cassa (in legno o, al massimo, rivestita di lamierino per maggior protezione dalle intemperie) semplicemente appoggiata sul telaio. Ma questa configurazione presenta numerosi limiti, in particolar modo nella protezione che offre ai viaggiatori in caso di urto.
Con le carrozze Tipo 1921 e seguenti, però, le FS introducono per la prima volta il Europa il concetto di cassa portante, in cui le lamiere delle pareti esterne vengono fissate solidamente ai longheroni del telaio per mezzo di chiodi (nei tipi più recenti per saldatura) e pertanto collaborano con questi nell’irrobustire ed irrigidire la struttura del telaio medesimo. In tal modo diviene possibile aumentare le dimensioni e la massa delle vetture, conseguendo così maggiori capienze e comodità per i viaggiatori.
Le Bz 21 000 vennero realizzate a partire dal 1932, come vetture di seconda classe, in 115 esemplari; a partire dal giugno del 1956, in seguito alla soppressione della terza classe, furono promosse alla categoria superiore. Contrariamente a molte altre vetture della stessa classe e – soprattutto – di quella inferiore, che in occasione del cambio vennero assegnate alla nuova classificazione senza alcuna modifica all’arredamento, per queste carrozze la promozione comportò la sostituzione degli originali divani a quattro posti con altri da tre. La capacità totale scese quindi da 72 agli attuali 54 posti a sedere, distribuiti su nove compartimenti.
Nel settembre del 1965 venne disposto il reintegro nella seconda classe, senza però una nuova sostituzione dei sedili (che avrebbero dovuto tornare a quattro posti), ma il provvedimento venne attuato solo su alcune unità, in via provvisoria e per pochissimo tempo.
Dove si trova
Esposta presso la sede di Savigliano