Dati tecnici
Anno di costruzione | 1922 | Massa in servizio | 85800 Kg |
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Costruttore | Schwartzkopff, Berlino | Massa aderente | 43200 Kg |
Rodiggio | 1-3-0 | Velocità massima | 80 Km/h |
Lunghezza totale | 16908 mm | Pressione di esercizio | 12 atm |
Numero cilindri | 2 interni | Potenza massima | 800 CV |
Dimensione cilindri (alesaggio x corsa) | 490 x 700 mm | Sforzo di trazione massimo | 10200 Kg |
Distribuzione | Walschaerts | Diametro ruote motrici | 1510 mm |
Tender | 3 assi | Capacità d’acqua | 12 m³ |
Freno | Westinghouse | Capacità di carbone | 6000 Kg |
Vapore surriscaldato e semplice espansione | Riscaldamento a vapore |
A chi apparteneva
Ferrovie dello Stato
Storia
Il brillante successo ottenuto con il progetto delle locomotive Gruppo 640 – concepite come versione a vapore surriscaldato delle locomotive Gr. 630 – indusse le Ferrovie dello Stato a tentare la stessa operazione con una locomotiva per servizio misto. L’Ufficio Studi delle FS impostò quindi il progetto del Gr. 625 derivandolo da quello del Gr. 600, che per l’appunto era a vapore saturo e doppia espansione.
Del Gr. 600 il nuovo progetto riprese il telaio e la meccanica, ma con un nuovo motore a due cilindri gemelli, a semplice espansione. Per alimentarlo fu utilizzata la stessa caldaia con surriscaldatore impiegata sulle 640, che tanto buona prova stava dando.
La costruzione venne affidata a vari costruttori nazionali, per un totale di 108 unità consegnate tra il 1910 ed il 1914. Uscite di fabbrica, le 625 si rivelarono sin da subito delle buone macchine, adatte tanto a servizi viaggiatori, grazie alla velocità massima di 80 km/h, quanto a servizi merci, per via delle ruote di diametro non troppo elevato, che donavano loro una buona forza di trazione. Inolte, ai vantaggi del già ottimo rodiggio delle 600 si erano aggiunti una marcia molto elastica ed un energico spunto, portati dal nuovo motore a vapore surriscaldato.
Viste le buone caratteristiche dimostrate da queste macchine, le FS nel 1922 ordinarono altri due lotti: uno di 55 macchine all’Ansaldo di Genova, l’altro di 25 unità – fatte costruire però dalla Schwartzkopf di Berlino in conto riparazione danni di guerra.
Tra il 1929 ed il 1933, poi, le Ferrovie decisero di trasformare in 625 oltre centocinquanta unità del gruppo 600. A tutte fu naturalmente sostituito il motore, ma a parecchie maccchine venne modificata la caldaia d’origine, adattandovi un surriscaldatore “a tubi piccoli” simile a quello impiegato sulle macchine del Gruppo 880. Ad altre, invece, fu installata la caldaia di ricambio delle 640. Per queste nuove locomotive si addottò un motore di nuova concezione, dotato di distribuzione a valvole, brillante invenzione dell’ing. Caprotti che eliminava interamente i difetti delle varie distribuzioni a cassetto sin qui impiegate.
Dopo la Seconda Guerra Mondiale altre varie 600 furono trasformate in 625, mentre alcune 625 furono modificate mediante l’applicazione alla caldaia del preriscaldatore Franco-Crosti; di questo lotto facevano parte macchine sia della prima serie, sia del gruppo di ex 600, che così risultavano equipaggiate contemporaneamente della distribuzione a valvole e del preriscaldatore.
Grazie alla versatilità d’impiego le 625 sono risultate tra le locomotive a vapore più longeve del parco FS ed uno degli ultimi gruppi ad essere radiati; grazie a ciò oggi sopravvivono oltre 10 esemplari, di cui due in servizio per treni storici.
La 625.164 è la prima unità costruita dalla Schwartzkopf di Berlino in conto riparazione dei danni della Prima Guerra Mondiale. Dopo la radizione è rimasta accantonata nel deposito di Bologna S. Donato sino al 2008, quando è stata acquistata dal nostro Museo.
Scartata l’ipotesi del trasferimento a Savigliano via ferrovia per un inconveniente meccanico dovuto al lungo periodo di abbandono, per molto tempo non ha potuto essere trasportata via strada, a causa della chiusura dell’unico ponte su cui avrebbe potuto passare il carrello. Ora attende la ripianificazione del viaggio.
Dove si trova
Esposta presso la sede di Savigliano