Dati tecnici
Anno di costruzione | 1931 | Massa in servizio | 22600 Kg |
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Costruttore | (Non disponibile) | Velocità massima | 90 Km/h |
Rodiggio | 3 | Posti a sedere | 40 |
Lunghezza totale | 12380 mm | Riscaldamento | A vapore Westinghouse |
Interperno | — | Illuminazione | A incandescenza |
Passo assi | 3900 mm | Freno | Continuo WU-P ed a mano |
Boccole | A strisciamento | Cilindro freno | 12″ |
A chi apparteneva
Ferrovie dello Stato
Storia
Le carrozze di questo tipo, costruite sui telai ricavati dalla demolizione di vecchie carrozze ottocentesche, furono progettate dotandole di numerosi accessi lungo le fiancate, in luogo delle solite due porte alle estremità, con l’intento di accelerare le operazioni di salita e discesa dei viaggiatori. Questo è il motivo per cui queste vetture sono note, nell’ambiente ferroviario, con il soprannome di “centoporte”.
L’ambiente viaggiatori era allestito con sedili in legno. Alla soppressione della 3a classe, avvenuta nel 1956, la carrozza fu promossa alla classe superiore; tuttavia, l’arredamento interno rimase immutato.
Numerose unità vennero modificate mediante l’installazione di una cabina di guida e delle relative condutture, al fine di telecomandare la locomotiva in coda al treno nei treni navetta. Le vetture così equipaggiate furono poi impiegate nei treni che facevano servizio a spola su alcune linee a scarso traffico, tra cui la Trofarello-Chieri, la Bussoleno-Susa, ed inoltre attraverso il traforo del Frejus con speciali convogli che effettuavano anche il trasporto di auto al seguito dei viaggiatori. Quest’ultimo servizio ebbe termine con l’apertura del tunnel stradale.
L’esemplare della nostra collezione fa parte del lotto non modificato; dopo la dismissione è stato acquistato da un privato che lo ha impiegato come dimora. L’arredamento interno è quindi stato rimosso (ma per fortuna conservato) e sono state eseguite alcune modifiche, tra cui l’applicazione di un terrazzino posticcio e l’apertura di un grosso foro in un pannello della fiancata destra.
Nel corso del 2008 è stata avviata al restauro estetico e funzionale, eseguito dalla Metalmeccanica Milanesio di Moretta.
Dove si trova
Esposta presso la sede di Savigliano