Carrozza per servizi vicinali, la Bz 37147 rientra nella grande categoria di veicoli per viaggiatori noti con il soprannome di “centoporte”, essendo caratterizzati da numerosi sportelli lungo le fiancate – soluzione ideata nel tentativo di accelerare al massimo le operazioni di salita e discesa dei passeggeri.
La serie Cz 36000, di cui questo esemplare fa parte, fu realizzata riutilizzando i telai di carrozze Tipo 1906 a cassa in legno, in oltre 1400 esemplari di capaci di trasportare 78 passeggeri in quattro grandi compartimenti di terza classe, arredati con spartane panche in legno. Rappresenta la prima realizzazione, nell’ambito delle Ferrovie dello Stato, di veicoli concepiti specificamente per un tipo particolare di servizio, che in questo caso è quello dei treni locali, con molte fermate frequenti e velocità modesta, anche se non di rado queste carrozze vennero impiegate pure su percorsi oggi coperti dai moderni interregionali.
Durante la Seconda Guerra Mondiale, 36 unità vennero inviate al seguito del Corpo di Spedizione italiano in Russia: oltre agli uomini, il terribile destino non risparmiò neppure i mezzi e tre di esse, come tanti nostri soldati, non fecero ritorno.
Nel corso della lunga carriera, terminata nella seconda metà degli anni Ottanta del XX Secolo, subirono vari rimaneggiamenti, soprattutto all’impianto di riscaldamento (inizialmente solo a vapore, in seguito affiancato da quello elettrico – infine, in vari casi, il R. V. venne eliminato). In particolare, gli sportelli estremi e quelli a centro cassa furono bloccati per ragioni di sicurezza, semplicemente rimuovendo le maniglie dalle serrature; ma in numerosi esemplari, in occasione delle revisioni periodiche, gli sportelli furono rimossi e le aperture soppresse.
In seguito all’abolizione, nel giugno del 1956, della terza classe, queste carrozze vennero promosse alla categoria superiore, ma lo spartano arredamento interno rimase immutato sino al termine della carriera. Ciò spiega, oltre alla relativa abbondanza del gruppo, perchè molte di queste vetture siano giunte pressoché intatte sino ai giorni nostri e rappresentino il più diffuso tipo di veicolo per treni storici oggi circolante in Italia.