Dati tecnici
Anno di costruzione | 1922 | Massa in servizio | 47200 Kg |
---|---|---|---|
Costruttore | Breda, Milano | Massa aderente | 47200 Kg |
Rodiggio | 0-3-0 | Velocità massima | 40 Km/h – 15 km/h(1) |
Lunghezza totale | 9160 mm | Pressione di esercizio | 12 atm |
Numero cilindri | 4 esterni | Potenza massima | 530 CV (1) |
Dimensione cilindri (alesaggio x corsa) | 450 x 500 mm | Sforzo di trazione massimo | 15600 (1)(2) Kg |
Distribuzione | Walschaerts | Diametro ruote motrici | 1040mm |
Tender | Capacità d’acqua | 4 m³ | |
Freno | Westinghouse | Capacità di carbone | 1000 Kg |
Vapore surriscaldato e doppia espansione | Riscaldamento a vapore | ||
(1) Con dentiera in funzione (2) Alla velocità di 10 km/h |
A chi apparteneva
Ferrovie dello Stato
Storia
Nate come evoluzione a vapore surriscaldato delle macchine Gruppo 980 – costruite dalla SLM di Winterthur, in Svizzera -, queste locotender furono realizzate su licenza della Casa svizzera dalla Breda di Milano in otto esemplari destinati a sostituire le macchine della versione precedente sulle linee Paola-Cosenza e Saline di Volterra-Volterra.
Come le precedenti a vapore saturo, anche queste locomotive erano ad aderenza mista, cioè assicuravano la trazione tanto con le ruote motrici, in aderenza naturale, quanto con una ruota dentata, che veniva azionata sulle tratte più ripide delle due linee, che erano armate con dentiera sistema Strub.
Il meccanismo della ruota dentata era indipendente dal motore principale e veniva pertanto azionato solo quando la locomotiva si trovava a percorrere i tratti armati a dentiera. In tali situazioni la macchina funzionava con il sistema compound, ovvero a doppia espansione: il motore della ruota dentata era infatti alimentato con il vapore di scarico proveniente dal motore principale, azionato dal vapore ad alta pressione proveniente direttamente dalla caldaia.
Pur essendo alimentato con vapore a bassa pressione, il motore della dentiera aveva però cilindrata identica rispetto al motore principale (ordinariamente, nei motori compound, i cilindri di bassa pressione hanno diametro alquanto maggiore rispetto a quello di alta pressione). Per compensare il minor diametro, i cilindri di b. p. compivano allora un po’ più del doppio delle corse dei cilindri di a. p.; la ruota dentata era perciò collegata al motore tramite una trasmissione ad ingranaggi che ne portava la velocità di rotazione a corrispondere a quella delle ruote.
Oltre all’ingranaggio per la cremagliera, le locomotive erano anche equipaggiate con una seconda ruota dentata, normalmente folle sul primo asse accoppiato, che veniva resa solidale con questo per effettuare la frenatura in discesa; a questo freno si aggiungeva un freno a nastro, agente sull’albero motore della cremagliera, ed un freno a repressione d’aria sistema Riggenbach, che in pratica faceva lavorare il motore come compressore. In più era presente il solito freno continuo ad aria compressa, che agiva sulle ruote del quarto asse. In tutti i convogli, infine, era presente una carrozza freno munita di ruota dentata.
Alla soppressione della linea Saline-Volterra, tutte le locomotive del gruppo sono state riunite sulla Paola-Cosenza, sulla quale hanno continuato il servizio fintantochè è esistito un debole traffico merci ed un servizio viaggiatori con una carrozza diretta da e per Roma; alla cessazione di questo tutte le unità sono state accantonate, poichè il servizio viaggiatori poteva essere dismpegnato da automotrici Diesel, anch’esse ad aderenza artificiale. Permaneva in servizio la sola 981.005, utilizzata sporadicamente per treni speciali e d’agenzia.
In seguito all’apertura di una lunga variante in galleria, la linea a cremagliera Paola-Cosenza è stata definitivamente chiusa il 31 luglio 1987.
Dove si trova
Esposta presso la sede di Savigliano