Dati tecnici
Anno di costruzione | 1937 | Massa in servizio | 32000 Kg |
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Costruttore | Breda, Milano | Massa aderente | 32000 Kg |
Rodiggio | 0-3-0 | Velocità massima | 50 Km/h |
Lunghezza totale | 8965 mm | Pressione di esercizio | 12 atm |
Numero cilindri | 2 esterni | Potenza massima | 400 CV |
Dimensione cilindri (alesaggio x corsa) | (non disponibile) | Sforzo di trazione massimo | (non disponibile) |
Distribuzione | Walschaerts | Diametro ruote motrici | 1300 mm |
Tender | — | Capacità d’acqua | 4,5 m³ |
Freno | Westinghouse | Capacità di carbone | 1500 Kg |
Vapore saturo e semplice espansione |
A chi apparteneva
Ferrovia Torino Nord
Storia
La locotender Breda n° 23 della “Ferrovia Torino Nord” è un classico esempio di piccola locomotiva degli anni Trenta del Novecento, destinata a servire linee ferroviarie in concessione.
Anche la Ferrovia Canavesana (a quei tempi indipendente dalla Torino-Ceres), infatti, aveva in dotazione due locomotive di questo tipo, così come ne avevano le Ferrovie Padane, che le impiegavano sulla Fano-Fermignano (chiusa nel 1932, poi riaperta e gestita dalle FS, per essere nuovamente chiusa alcuni anni orsono).
Erano locomotive dalle prestazioni modeste, ma robuste, semplici e poco costose nella manutenzione. Non erano dotate di surriscaldatore, un dispositivo ormai in uso da decenni negli anni ’30, in quanto le frequentissime soste e l’impiego in manovra non avrebbe consentito un surriscaldamento sufficiente, a fronte di un maggior peso e di una maggiore complessità costruttiva. Il funzionamento a vapore saturo consentiva l’uso di cassetti di distribuzione piani, anziché cilindrici.
Una prima locomotiva nuova (n° di fabbrica 1674) fu acquistata dalla FTN nel 1935 e venne numerata 10. Successivamente, vennero acquistate altre tre unità del medesimo tipo (n°1675-1676-1677) che ebbero numerazione 21,22 e 23, destinate agli impieghi di manovra sui raccordi industriali presenti lungo la linea (ricordiamo che la ferrovia Torino-Ceres era già elettrificata fin dal 1920, per cui le vaporiere non erano chiamate a svolgere servizio in linea). Successivamente la n° 22 passò (senza essere rinumerata) alla ferrovia Canavesana, dove poté dare manforte alle altre locomotive analoghe e alle T3 che erano ivi impegnate alla testa dei treni sia merci, sia viaggiatori. La n° 22 fu poi definitivamente assegnata a questa relazione, dove rimase in servizio sino al 1959.
Le n° 21 e n° 23, rimaste di proprietà FTN, sono giunte intatte fino ai giorni nostri: il MFP ha quindi provveduto alla conservazione di una unità per scopi museali.
Dove si trova
Esposta presso la sede di Savigliano