Locomotiva a vapore per manovra pesante 895.159

La 895.159 esposta a Savigliano

Dati tecnici

Anno di costruzione 1914 Massa in servizio 58900 Kg
Costruttore OM, Milano Massa aderente 58900 Kg
Rodiggio 0-4-0 Velocità massima 40 Km/h
Lunghezza totale 10250 mm Pressione di esercizio 12 atm
Numero cilindri 2 esterni Potenza massima 510 CV
Dimensione cilindri (alesaggio x corsa) 530 x 520 mm Sforzo di trazione massimo 13000 Kg
Distribuzione Walschaerts Diametro ruote motrici 1095 mm
Tender
Capacità d’acqua 7,5 m³
Freno Westinghouse Capacità di carbone 2500 Kg
Vapore saturo e semplice espansione Riscaldamento a vapore

A chi apparteneva

Dono della Società Fornicoke, Savona

Storia

Le 895 furono concepite fin dall’origine come macchine per manovra pesante; ad esse era richiesto di trainare lunghe colonne di carri negli scali, oppure di liberare velocemente le banchine dei porti; erano inoltre adibite al servizio di smistamento, sulle selle di lancio delle stazioni merci. La velocità massima di 40 km/h le rendeva poi idonee al servizio di tradotta in linea e talvolta anche al servizio di rinforzo ai treni.

Ad una prima serie di 42 macchine, ordinate nel 1908 e costruite parte dalla Henschel di Kassel (20) e parte dall’industria nazionale (22 esemplari ripartiti tra la Breda e l’Ansaldo), si aggiunse a partire dal 1910 una seconda serie di 66 unità, tutte costruite da varie fabbriche italiane. Rispetto a quelle di prima serie, le locomotive della seconda fornitura (cui appartiene il nostro esemplare) si distinguono per la maggiore capacità delle casse acqua, mentre per il resto le caratteristiche erano invariate.

Curiosità degna di nota, le macchine di prima serie costituirono le numerazioni da 001 a 042; quelle di seconda serie, inizialmente immatricolate come 89601 a 89665 (quindi gruppo 896), vennero in seguito rinumerate come 895.101-165 lasciando vuoti i progressivi da 043 a 100 e lasciando libero il gruppo 896 alle future 30 macchine di costruzione OM di Milano che costituiranno, nel 1922, la versione a vapore surriscaldato delle 895.

Data la loro attitudine al servizio di manovra pesante, diverse unità furono noleggiate, ed anche vendute a varie industrie private per la manovra all’interno degli stabilimenti e lungo i raccordi.

La prima sede di assegnazione in servizio per la 895.159 è presso il deposito di Salerno, per poi spostarsi a Mestre nel 1939, dove rimane sino al 1946, quando viene inviata ad Udine. Subisce un palleggio di assegnazioni tra Mestre e Venezia, sempre adibita al servizio di manovra pesante, sino al 1963, quando passa in forza al deposito di Genova Rivarolo; nello stesso anno viene ceduta in noleggio alla Italsider di Cornigliano sino alla fine del 1968, quando viene venduta alla Fornicoke, che la utilizza per la manovra nei propri stabilimenti sino agli anni Settanta del 1900.

Quest’ultima società, dopo la dismissione, l’ha donata al Museo Ferroviario Piemontese ed oggi si trova, restaurata esteticamente, esposta nella rotonda della sede di Savigliano.

Si ringrazia il sig. Aldo Riccardi per il prezioso contributo.

Dove si trova

Esposta presso la sede di Savigliano

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